LETTURA ESOTERICA DELLA COLONNA VERTEBRALE a cura di Elisabeth Mantovani

LETTURA ESOTERICA DELLA COLONNA VERTEBRALE a cura di Elisabeth Mantovani

Sin dall’antichità la colonna vertebrale venne associata alla simbologia dell’Albero in cui scorre la linfa vitale. Anche il corpo dell’uomo viene descritto nei testi sacri come un Albero, il quale, a livello ontologico, è rovesciato possiede perciò le radici in cielo e i rami in terra. Il tronco è la parte mediana che unisce il cielo alla terra, i pensieri all’azione. In questa parte mediana si trova la Colonna Vertebrale, bacchetta sapienziale associata allo strumento magico e trasmutatorio con cui magi e sacerdoti in tempi antichi compivano miracoli e prodigiose guarigioni.
Ognuno di noi possiede questa bacchetta magica, canale in cui scorre l’energia vitale dell’essere umano e il cui flusso è accordato in base alla capacità di ognuno di sapere vivere i differenti piani esistenziali con coscienza e saperli sapientemente integrare tra di loro.
Attraverso le successive esperienze del corpo fisco liberiamo questa energia vitale che scorre dentro il nostro Albero e il cui flusso è paragonabile a un fiume dorato e luminoso che sgorga dalle viscere della terra.
Questo fiume, fonte di pienezza, vitalità e godimento per l’essere umano, è il midollo spinale che scorre all’interno della colonna vertebrale nella parte mediana del nostro albero corporeo. 
Le ultime diramazioni del midollo spinale si trovano a livello delle vertebre lombari per perdersi definitivamente nella regione sacrale coccigea.
Fino ai primi tre mesi di vita questo fiume di energia scende dalla testa, dove trionfa in una corona raggiante (VII chakra), fino al coccige. Dopo questo stadio, dilatandosi il canale midollare, risale fino alla seconda vertebra lombare dove pone il suo limite definitivo.
Il midollo spinale deposita dunque, a quest’epoca, una memoria ancestrale alla base della colonna vertebrale, un “segreto” che darebbe nome al sacro e alle vertebre sacrali!

All’ombra delle acque uterine nasce la vita del corpo, all’ombra delle vertebre sacrali nasce la nostra vita cosciente attraverso lo sviluppo della sessualità, poiché ogni tappa lungo questo asse di mezzo, che costruisce il nostro equilibrio, la nostra indipendenza e rettitudine, è altresì una tappa nell’esistenza umana e nella crescita della sua coscienza universale.
La zona sacrale in cui il midollo svanisce è anche l’inizio della vita adolescenziale per l’essere umano, il luogo dove si costruisce il primo “io” separato dal sé parentale.
Le vertebre sacrali e le vertebre lombari, che vengono forgiate simbolicamente in questo periodo, non sono visitate dal “fuoco divino”se non tramite una memoria segreta sigillata nelle ultime quattro ossa della regione coccigea: la notte da cui l’uomo proviene contiene il segreto del suo nome e del suo cammino terrestre e universale. Il numero quattro è sempre simbolo di un arresto di un’inversione dall’esterno all’interno, che sia prigione, prova, protezione domestica, tomba o tempo di preparazione questo arresto rappresentato dal quattro è matrice e poi scoperta nell’uomo del proprio essere divino. Il coccige costituisce la prima porta che ci conduce all’esistenza fisica e ci dona la capacità di sopravvivenza. Il quattro si unirà al tre numero, la scoperta divina, nel percorso delle 12 vertebre dorsali e il quadrilatero rappresentato dal tronco sarà allora il luogo d’attesa dove l’uomo sperimenta e forgia la capacità creativa liberata nella regione sacrale. 
Questo seme di fuoco maturato nelle viscere della terra e fatto crescere nella fornace del quadrilatero dorsale, diverrà il frutto da cogliere lungo l’ultima tappa rappresentata dalle vertebre cervicali. Il numero sette è il numero della perfezione perché è indivisibile e non ha multipli nei primi dieci numeri, per questo da sempre associato alla divinità, all’essere che si compie in virtù delle proprie potenzialità. 
La colonna vertebrale si prefigura quindi come Albero della Vita perché il suo fine ultimo e il suo vero utilizzo trascende la dualità delle conoscenze umane: lungo questo canale si conciliano le antinomie, si oltrepassa il paradosso, ogni tappa è una conquista interiore, equilibrio, centro, energia pura non sottomessa ai contrasti, ogni porta è vitalità che cresce, benessere, intelligenza che si lascia penetrare e che rende di nuovo all’uomo la sua vera natura universale e divina.

Elisabeth Mantovani

www.elisabethmantovani.com